Progetto CONOSCIAMOCI
Il progetto “CONOSCIAMOCI” è stato realizzato in partenariato con la Consulta Regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del FVG Onlus di Trieste e la Consulta delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie della provincia di Pordenone grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Come ambito prioritario di intervento del progetto: la promozione della cittadinanza attiva e del volontariato per i giovani e la scuola; gli obiettivi trasversali: permettere ad alunni e studenti di cogliere le similitudini, le peculiarità e le differenze nel superamento dei pregiudizi sulla diversità e la disabilità e di offrire loro competenze nuove dal punto di vista tecnologico e relazionale. Tra ottobre 2018 e giugno 2019 ANFFAS e i volontari hanno incontrato gli alunni e gli studenti entrando nelle classi e nelle assemblee di istituto 39 volte; in tutte queste occasioni ci siamo avvalsi della “peer education” che prevede l’incontro di giovani con le esperienze di altri giovani come metodologia più efficace per conquistare la loro attenzione. Sono stati coinvolti anche i volontari stranieri in quel momento in accoglienza e provenienti da Francia, Spagna e Ucraina. E’ stato realizzato un laboratorio di narrazione digitale all’interno di una classe terza dell’Istituto “F.Flora” ed è risultato prezioso non solo dal punto di vista dei contenuti innovativi trasmessi, ma anche da un punto di vista emozionale e relazionale, in effetti dal feedback di studenti e insegnanti è emerso quanto gli esercizi sulle dinamiche di gruppo siano risultati utili affinché anche gli studenti in classe insieme da diversi anni si conoscessero meglio. Lo sviluppo della conoscenza reciproca e la condivisione degli obiettivi hanno permesso ad ogni persona coinvolta nel progetto di vivere un’esperienza umana di grande intensità. Gli alunni e gli studenti hanno compreso il significato di mettersi in gioco facendo volontariato, provando nuove emozioni e partecipando ad attività interessanti e mai sperimentate prima. Hanno compreso che confrontandosi con persone di età ed idee diverse, si ha l’opportunità di cambiare prospettive, di scoprire ed apprendere nuove competenze soprattutto relazionali e di crescere nel rispetto della diversità vissuta come ricchezza e non come limite.